La stagione sinodale, la sfida educativa, la crisi prodotta dal Covid, il Pnrr. Su questi temi Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, alla vigilia dell’Assemblea Generale (24-27 maggio), si è messo in dialogo con i direttori dei media CEI.
È il momento di mettere alla prova l’unità del Paese in una prospettiva di comunione, ha affermato Mons. Russo: “Va reso ancora più chiaro che la Chiesa annuncia prendendosi cura delle persone. Parlare con parresia e ascoltare con umiltà sono le coordinate per evitare il rischio che il Sinodo si trasformi in ‘un bel Parlamento cattolico’”.
Qui l’intervista integrale alla fine della quale il Segretario Generale ha risposto ad un’ultima domanda sull’8xmille:
Durante l’Assemblea si procederà, come di consueto, alla destinazione dell’8xmille tra le finalità previste dalla legge. Lo scorso anno ci sono stati stanziamenti cospicui per far fronte all’emergenza Covid. Ci sarà qualcosa di simile anche quest’anno?
Ne parleremo in Assemblea, che delibererà nel merito. Nel 2020 – va ricordato – sono stati stanziati, dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, 200 milioni di euro (recuperati dalla finalità di edilizia di culto a cui erano destinati) a beneficio delle Chiese locali e di diverse associazioni e organizzazioni, espressione del volontariato e della solidarietà in Italia. Inoltre sono stati stanziati 25 milioni di euro quali sostegno economico alle famiglie in difficoltà attraverso sussidi di studio per studenti iscritti all’anno scolastico 2020/2021 presso una scuola paritaria di I o II grado (cattolica e non cattolica); 9 milioni per i Paesi africani e altri Paesi poveri; 8,800 milioni a favore di strutture sanitarie. In un tempo di prova e difficoltà causate dalla pandemia, la Chiesa che è in Italia, dunque, anche attraverso un supporto economico, è stata vicina alle persone e continua a esserlo con numerose iniziative volte a dare speranza e aiuto concreto.