SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Ad Aosta il secondo incontro degli incaricati diocesani del Piemonte

Dopo Biella (a marzo), si è svolto ad Aosta il secondo incontro annuale degli incaricati diocesani del “sovvenire”. Oltre a 12 incaricati su 17, positiva la presenza di alcuni Vicari, economi e collaboratori degli incaricati. E’ stato un momento sereno di scambio delle esperienze e abbiamo condiviso lo sviluppo e le problematiche di ogni territorio […]
23 Ottobre 2018

Dopo Biella (a marzo), si è svolto ad Aosta il secondo incontro annuale degli incaricati diocesani del “sovvenire”.

Oltre a 12 incaricati su 17, positiva la presenza di alcuni Vicari, economi e collaboratori degli incaricati. E’ stato un momento sereno di scambio delle esperienze e abbiamo condiviso lo sviluppo e le problematiche di ogni territorio e raccolto una serie di aggiornamenti ed iniziative per coordinare e sviluppare secondo le necessità di sensibilizzazione e promozione. Questi appuntamenti risultano sempre preziosi perché ogni incaricato relaziona le proprie difficoltà e successi avuti. Abbiamo accolto il nuovo incaricato di Vercelli, don Enrico, e con l’occasione ribadita l’importanza dell’impegno dell’incaricato nel promuovere con energia ed entusiasmo i valori del “sovvenire”.

Seguendo il programma inviato a suo tempo, abbiamo potuto condividere alcuni aspetti positivi e negativi secondo la traccia di presentazione allegata (allegato 1), utile perché ciascuno potesse approfondire gli argomenti.

Ha partecipato il Vescovo ordinario del luogo Mons. Lovignana, che ha espresso il suo ringraziamento per l’opera degli incaricati molte volte difficile e faticosa, e ha esortato a proseguire con temperanza per la necessità di far conoscere il “sovvenire” ed i suoi valori. Erano presenti anche il Vicario Generale e l’Economo della diocesi di Aosta.

Abbiamo messo in comune le esperienze e sono emerse per tutti le difficoltà, come sempre, di trasmettere ed informare sui valori del “sovvenire” come appartenenza e comunione, perché esiste fondamentalmente una indifferenza al tema principalmente da parte del clero.

C’è un rischio ecclesiale, quello che il sostegno economico alla Chiesa venga considerato esclusivamente per la destinazione alla Caritas, a sostegno delle povertà. Ma anche gli altri ambiti del culto e della pastorale hanno la dignità di essere sostenuti, poiché la prima necessità è dare Gesù, quindi l’opera di evangelizzazione è prioritaria e deve essere anch’essa sostenuta.

E’ emersa l’opportunità di poter suggerire la programmazione di eventi parrocchiali che risultano un’ottima opportunità di inserire il “sovvenire”, come lo è stato per il concorso TuttixTutti.

E’ stata sollecitata la raccolta delle opere da inserire nella banca dati centrale (mappa delle opere), poiché la loro conoscenza è stato ribadito essere il mezzo migliore per trasmettere i valori del “sovvenire”, in particolare quello della trasparenza.

Occorre comunque far comprendere, come a suo tempo aveva sollecitato Mons. Mana, che l’incaricato del “sovvenire” può rendersi utile a tutta la diocesi, confermando così come il suo impegno vada visto non solo legato all’8xmille e Offerte deducibili per i sacerdoti, ma pienamente inserito nella pastorale diocesana. Essere "incaricati" diocesani per la promozione del sostegno eocnomico significa prendersi cura anche di tutto ciò che riguarda l’amministrazione ordinaria, dal bilancio diocesano, a quello dell’IDSC, delle Fondazioni, del Seminario, quindi degli Enti Ecclesiastici, fino a quello di ogni parrocchia. In ogni circostanza l’incaricato può sostenere il buon utilizzo dei fondi a beneficio di tutta la diocesi ed insistere così, sulla trasparenza necessaria più che mai.

Da questo incontro abbiamo certamente ricevuto molti stimoli e la consapevolezza che ci saranno ancora molti passi da fare in alcune diocesi, soprattutto nella creazione della rete dei referenti parrocchiali. C’è molta sintonia a livello regionale poiché tutti sanno che possono contare sull’apporto sia del referente regionale, oltre che del Servizio Promozione della CEI.

Gli allegati che riportano in generale i punti su cui darci delle risposte (allegato 1 e 2), saranno utilizzati anche come traccia di verifica nel cammino singolo di ogni incaricato ed avendo un contatto continuo con il referente regionale, potranno dare indicazioni puntuali su eventuali supporti da richiedere.

Abbiamo terminato nel pomeriggio con la visita del museo archeologico riconosciuto molto interessante anche a livello internazionale.

Diac. Giorgio Carlino
Referente regionale