Ad appena una settimana dal Convegno nazionale di Bologna, corroborati dallentusiasmo ivi ottenuto, al fine di dare seguito a quanto appena appreso, il referente regionale don Girolamo Dello Iacono ha convocato tutti gli incaricati diocesani lo scorso 18 aprile presso la parrocchia dei Santi Angeli Custodi in Pescara. Per il Servizio C.E.I. era presente Stefano Gasseri.
Lincontro è stato presieduto da Mons. Gianfranco De Luca (diocesi Termoli-Larino), Vescovo delegato C.E.A.M. (Conferenza episcopale abruzzese-molisana) per il sovvenire, a cui hanno partecipato almeno la metà dei convocati (gli assenti in gran parte giustificati da altri impegni).
E stato molto apprezzato dagli intervenuti questo primo tentativo di concreto raccordo tra le diverse diocesi della regione ecclesiastica Abruzzo-Molise per affrontare insieme strategie dintervento, problematicità comuni, difficoltà operative da superare con un proficuo interscambio di idee e di proposte. Nonostante linevitabile sfilacciamento è risultato molto positivo lamalgama tra gli incaricati delle diverse diocesi. Si è così convenuto di portare avanti un progetto comune a livello regionale, dintesa tra il Vescovo delegato ed il referente regionale, riguardo alla formazione, agli eventi da programmare etc.
Sono state valutate proposte concrete, come ad esempio quella di coinvolgere le parrocchie a darsi un obiettivo da raggiungere nella raccolta di Offerte, coinvolgendo i referenti parrocchiali. Interessante è stata anche la proposta di impegnarsi per far aumentare i donatori anche con piccoli importi, al fine di formare mentalità, mantenendo sempre viva la logica del dono e della condivisione nella Famiglia-Chiesa.
E parso evidente a tutti che non si tratta di chiedere ancora soldi ai fedeli, già pressati da altre forme di raccolta.
Occorre impegnarsi nella formazione di fedeli laici e dei presbiteri alla cultura dei valori del sovvenire, nella condivisione dei beni che torni utile ad una vita concreta più umana, nello spirito di un cristianesimo vissuto secondo lo stile del Signore, maestro e modello unico di amore universale.
Come emerso a Bologna, non si è sottaciuto il rilievo di una sorta di deresponsabilizzazione, soprattutto a livello clericale, dal comune impegno a promuovere la sensibilità alla firma per l8xmille alla Chiesa Cattolica ed alla raccolta delle Offerte deducibili.
E stato proposto di coinvolgere la C.E.A.M. a cui riferire le difficoltà che emergono da varie voci, riguardo ad inerzie ed adagiamenti in varie parrocchie, al fine di far crescere il criterio ecclesiale di sensibilizzazione e condivisione. Ladagiamento su uno status quo, impropriamente considerato inamovibile, porta al progressivo inaridimento delle coscienze e ad un impoverimento della natura solidale della Chiesa, di tradizione bimillenaria. Le inevitabili ripercussioni ricadrebbero su quello strato di società civile maggiormente colpita dalla crisi economica e dalla povertà.
Infine si è peraltro convenuto di dare seguito ad almeno due incontri regionali lanno, per portare avanti le progettazioni, vedendo quello che si è fatto e cosa ancora si può fare per educare ad una rinnovata cultura di solidarietà.
Domenico Forese
(Equipe Servizio diocesano Sovvenire Pescara-Penne)