E' la sua prima Giornata nazionale, ma l'ing. Pierluigi Proietti, incaricato della diocesi di Roma dallo scorso maggio, ha capito che tutto può essere organizzato al meglio con un gruppo di lavoro. Così, come ha ben descritto in
un'intervista a Roma Sette del 21 dicembre, ha iniziato con 5 responsabili "uno per ciascun settore, che ha il compito di promuovere in ogni parrocchia romana la designazione da parte del parroco di un incaricato preposto a questo scopo".
Ma quali sono stati i primi passi del nostro Pierluigi Proietti?
Il percorso fatto da giugno a novembre 2011 - risponde l'incaricato di Roma - è stato il seguente:
incontri mensili in diocesi di conoscenza e di informazione sul "sovvenire", con laici interessati ad impegnarsi;
incontri di approfondimento con alcuni parroci, con il Servizio Nazionale e con le ACLI;
nomina dei primi incaricati parrocchiali;
preparazione di un format standard della Giornata per il sostegno economico ai sacerdoti del 20 novembre;
realizzazione della giornata in 5 parrocchie pilota di 4 zone pastorali diverse;
verifica dei risultati della giornata"
Parliamo dunque della Giornata nazionale Offerte 2011. Come è stata organizzata?
Cinque le parrocchie pilota coinvolte. Nelle attività preliminari c'è stata la condivisione con il parroco del programma. Quindi la presentazione della Giornata alle diverse strutture parrocchiali (presbiterio, consiglio pastorale, CPAE, collaboratori, catechisti).
Da chi è stato pronunciato il messaggio informativo per i fedeli durante le celebrazioni?
E' stato dato a braccio alla fine di ogni Messa (sabato e domenica) dal referente parrocchiale, il quale è salito sullambone con la sua famiglia, coniuge e figli, come segno tangibile della parrocchia che è famiglia di famiglie.
Poi come si è svolta la Giornata nazionale?
E' stato montato il gazebo (fornito dal Sovvenire Nazionale) con postazione informativa e manifesti, attivo sabato sera e tutta la domenica. Quindi è stato distribuito materiale (bollettini, pubblicazioni, DVD, volantini, brochure), sono stati accolti i visitatori e si è dialogato con loro.
Un bilancio?
L'impegno appassionato degli incaricati parrocchiali è stato grande: ci hanno messo il cuore! Oltre 5.000 fedeli informati, circa 1.700 bollettini consegnati, materiale informativo distribuito in oltre 2.000 copie.
La gente cosa ha detto?
Dapprima c'è stata diffidenza, hanno pensato cosa ci chiedono stavolta? Ma tale diffidenza è frutto di disinformazione. Molti, anche tra i collaboratori parrocchiali, non sapevano nulla del "sovvenire" e di questa Giornata dedicata al sostentamento dei sacerdoti.
E i parroci?
Hanno apprezzamento il coinvolgimento di laici, ma alcuni parroci temono che queste Giornate nazionali riducano risorse economiche alla parrocchia.
Cosa sarebbe importante fare?
Una sensibilizzazione preventiva di tutte le strutture parrocchiali, un coinvolgimento organizzativo di altri collaboratori parrocchiali nella Giornata, per passare dalla sola logica dellevento (immagine, effetto emotivo) alla logica di costruire una rete parrocchiale (creare una sensibilità, formare la comunità). E' sempre più necessario lavorare con pazienza in diocesi, con i parroci, con i collaboratori parrocchiali e far passare il concetto dellobolo della vedova. Il poco che serve al molto, le gocce che formano il mare: non poche grandi offerte, ma tante piccole offerte. Bisogna informare e formare per far capire sempre più che non cè competizione tra "sovvenire" ed esigenze della parrocchia. Importantissimo sarà instaurare un dialogo e l'ascolto con i parroci in clima di comunione