Doppia inaugurazione il 5 novembre a Venezia, in punta della Dogana: la ristrutturazione della Basilica con le facciate ritornate all’antico splendore dopo tre anni di vista nascosta dai ponteggi, e la risistemazione totale della biblioteca monumentale, scrigno di cultura e bellezza con 33 mila libri, al primo piano del complesso attiguo del Seminario patriarcale. In tutto sono stati investiti 4 milioni e mezzo di euro.
Ne dà notizia Vatican News nel servizio di Alvise Sperandio nel quale si evidenzia, tra l’altro, che <<…La ristrutturazione della Salute si candida a essere modello pilota per la salvaguardia anche di altre chiese e beni ecclesiastici in città. Fondamentale è stato il ricorso al bonus facciate, peraltro già impiegato anche per il restauro di un’altra decina di luoghi di culto, ma che pare non sarà rinnovato per il futuro. Indispensabile anche la collaborazione con il Ministero della Cultura, la Sovrintendenza, la Conferenza Episcopale Italiana che ha dato dei contributi attraverso l’8xmille, i Comitati privati per la salvaguardia di Venezia, gli sponsor privati.
“È stato un intervento importante, nato ancora in tempo di Covid nel 2020 e portato avanti speditamente con ottimi risultati: ora continueremo con i prossimi passi previsti”, ha dichiarato per la Sovrintendenza l’architetto Chiarelli, mentre l’assessore comunale Venturini ha espresso “la gratitudine della città, avere una basilica così bella è tornare alle origini, alla nostra stessa visione identitaria con cui ci affacciamo al mondo e il mondo ci guarda”. Dalla diocesi viene sottolineato come “i beni culturali come biblioteche, archivi e musei non debbano essere solo tutelati, ma vanno anche resi vitali e vissuti. Un’esperienza di ristrutturazione è, anzitutto, esperienza di rivitalizzazione della città”>>.