Vi proponiamo un altro dei sei vincitori del bando nazionale FISC/CEI 8xmille senza frontiere. Si tratta del settimanale della diocesi di Manfredonia Voci e Volti (Ecclesia in Gargano) con l'articolo di Domenico Facciorusso (parroco) dedicato agli "Orti Solidali" della Caritas di Monte Sant'Angelo.
Aiutare la gente bisognosa con la coltivazione della terra. Un sistema di scambio e di produzione senza fine di lucro che ha coinvolto già dieci individui in stato di vulnerabilità sociale. Nasce così a Monte Sant’Angelo, ad opera della Caritas della parrocchia “Santa Maria del Carmine”, il progetto “Orti Solidali”, grazie ad un piccolo sostegno della Caritas sipontina attraverso il fondo CEI 8xmille. I terreni sono invece messi a disposizione gratuitamente da privati cittadini, sensibili al tema della solidarietà partecipata, che offrono anche i mezzi e l’esperienza.
Da tempo si sta riflettendo su quelle innovative iniziative che possono ridare dignità alla persona segnata dalla perdita del lavoro. Più che assistenza si è pensato di contribuire anche a fornire i mezzi per un proprio riscatto sociale. In pratica si vuole provare a indirizzare ad un lavoro possibile nell’attesa che ne venga fuori uno consistente, che risolva le sofferenze economiche della famiglia.
Si tratta di sensibilizzarsi verso i nuovi sistemi di scambio e di produzione, provando ad alimentare il tessuto connettivo sociale attraverso la riappropriazione di alcune responsabilità di base, come procurarsi cibo, imbastire reti di mutuo supporto e riconquistare un “ritmo lento” del vivere.
È un’attività ortofrutticola sociale che prevede un ruolo di partenariato, ovvero un accordo diretto anche tra i coproduttori locali. D’atra parte, la relazione di mutuo impegno parte da tre constatazioni: la continua richiesta di aiuto che giunge alle parrocchie; il guardare in chiave costruttiva alla terra, una delle più belle risorse economiche del nostro territorio; la presenza di persone buone disponibili a riorganizzare la speranza attraverso una carità intelligente e condivisa.
Va però sottolineato che non c’è nessuna competizione nel mercato ordinario, solo il concreto desiderio di sostenere le persone bisognose. Un progetto, dunque, senza fini di lucro, che nasce da un’attenta osservazione dei bisogni del territorio. Gli orti solidali hanno tra i gli obiettivi quello di favorire e promuovere l’impegno ed il senso di responsabilità delle persone assistite dall’emporio cittadino, affinché possano sentirsi parte attiva del percorso di aiuto e di recupero.
Un progetto semplice nella sua natura e articolato nella finalità. Le eventuali eccedenze, poi, saranno gestite dalla Caritas di Monte Sant’Angelo, che provvederà a distribuirle alle altre fasce di povertà presenti sul territorio o a scambiarle con altri beni messi sempre a servizio di chi ne ha effettiva necessità.
Inoltre l’obiettivo non è solo quello di un aiuto concreto a chi davvero ha necessità di trovare un modo dignitoso per produrre alimenti da portare a casa, ma ha anche in se un fine terapeutico. Tra le sofferenze più pericolose, infatti, ci sono quelle che non si vedono ad occhio. Il riferimento è alle solitudini esistenziali, alle sofferenze mentali causate dell’impossibilità di pagare bollette e mutui. Tutto ciò graffia alla dignità della persona.
L’orto solidale, allora, offre uno spazio terapeutico nel momento in cui in semplicità il dolore dell’ansia, della depressione o di chi di sente un fallito, può essere indirettamente lenito dalla dignità offerta dal lavoro, dallo staccare dalla rutine quotidiana, dallo stare insieme.
Il ritorno alla terra non risolve i grandi problemi della gente, ma offre un luogo sereno dove trovare brava gente con cui parlare ed avviare una sorta di terapia di recupero della propria dignità umana. Gli orti solidali offrono anche alle persone disoccupate l’opportunità di formazione e di acquisizione di competenze sulla gestione e produzione dei prodotti, contribuendo a migliorare la condizione socio-economico-relazionale del territorio.
Nel terreno individuato nella zona Carbonara di Monte Sant’Angelo sono state messe più di quattromila piantine, di ortaggi vari come: rape, sedano, finocchi, piselli, aglio e cipolle. Un progetto della Caritas parrocchiale è sviluppato come risposta a quanto Papa Francesco ha scritto nell’enciclica Laudato si', circa la custodia del creato, nel quadro di una ecologia integrale e solidale.