Ne parla l'articolo di Antonio Casale per Kairos, uno dei 6 finalisti del concorso giornalistico FISC 8xmille senza frontiere fatto in collaborazione con il Servizio Promozione CEI. Ve ne proponiamo il testo.
Sono infiniti i rivoli, i ruscelli, i fiumi di solidarietà che la Chiesa cattolica alimenta attingendo alla grande sorgente di generosità del popolo che confluisce nell’8xmille. Nella maggior parte dei casi sono corsi d’acqua umili, invisibili, discreti, come le acque che portano linfa sotterranea alle piante, ai fiori, alla vita delle singole comunità. In altri casi sono grandi fiumi destinati a fertilizzare ed abbellire non una sola realtà, ma tutte quelle che attraversano lungo il loro percorso fino a confluire nel grande mare della solidarietà universale. Tale è l’opera che abbiamo avuto la fortuna di poter realizzare a Castel Volturno con i fondi concessi alla diocesi di Capua direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana. Si tratta, infatti, di uno stanziamento di 580.000 euro per la realizzazione di 16 miniappartamenti all’ultimo piano del Centro Fernandes di Castel Volturno destinati ad accogliere altrettanti studenti universitari provenienti dai paesi più poveri del mondo. E’ la sfida che la Diocesi di Capua ha raccolto per contribuire al progetto della Fondazione Migrantes di creare “una Rete per gli studenti internazionali” allo scopo di “Squarciare quel velo di solitudine e isolamento in cui spesso si ritrova chi studia all’estero” . Cuore dell’iniziativa il Centro Fernandes ed il territorio di Castel Volturno, laboratorio di nuova umanità, come amava definirlo il compianto arcivescovo Schettino.
Al terzo piano della grande struttura, già simbolo dell’accoglienza in Campania, è sorta una casa par studenti universitari stranieri ai quali oltre all’alloggio verrà offerta una borsa di studio sostenuta da Migrantes/Caritas, enti privati, banche o fondazioni, alcune delle quali hanno già aderito all’iniziativa. La nuova realizzazione segna finalmente il completamento di un continuo e difficile lavoro di ristrutturazione materiale e funzionale dell’intera Donazione Fernandes. Ad un numero così elevato di immigrati, che forma quasi una città nella città, non bastava più dare esclusivamente un’assistenza primaria, era urgente creare occasioni di emancipazione, offrire strumenti in grado di promuovere intelligenze e professionalità capaci di gestire il proprio futuro in un territorio che offre poche chances a chi ha voglia di progredire.
Primi fra tutti gli studenti universitari che sono oggetto di grande cura e attenzione da parte di Migrantes per quanto possono dare a noi restando in Italia o allo sviluppo dei loro Paesi tornado a casa con un ricco bagaglio di competenze e di fiducia. Un progetto così attuale e urgente che a pochi giorni dal completamento dei lavori la casa ha già accolto due studenti, un giovane proveniente dal Senegal ed una ragazza proveniente dall’Irak. Essi rappresentano la realizzazione di un sogno. Il Centro studi di Castel Volturno è intitolato a Yaguine Koïta e Fodé Tounkara i due ragazzi della Guinea, di 14 e 15 anni, che nel luglio 1999 scrissero ai potenti del mondo e morirono assiderati nella stiva di un aereo. In tasca avevano una lettera da consegnare ai “grandi del mondo” a nome di tutti i loro compagni africani, in cui chiedevano di essere aiutati a studiare e a crescere in una terra, l’Africa, dove l’istruzione è ancora un privilegio per pochi. Si erano vestiti con diverse paia di pantaloni infilati uno sopra l’altro, maglioni, giacche e cappelli, ma con dei semplici sandali ai piedi. La lettera fu ritrovata nelle loro tasche dopo l’atterraggio all’aeroporto di Bruxelles. I due ragazzi erano morti assiderati durante il viaggio, in volo, a 10mila metri di altezza, dove la temperatura esterna raggiunge i 45 gradi sotto lo zero.