SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

C

26 Settembre 2017
CARITA' (INTERVENTI DI)
Il termine con cui viene indicata, secondo la legge 222/85, una delle 3 grandi aree di destinazione dei fondi derivanti dall'8xmille assegnato alla Chiesa Cattolica. Comprende interventi in Italia e nei paesi in via di sviluppo, che vanno dalle mense per i poveri agli ambulatori, dalle case famiglia ai progetti per anziani, malati, minori e donne in difficoltà, sempre con l'obiettivo della promozione umana.

CASE CANONICHE
Sono le abitazioni dei sacerdoti diocesani, che spesso sorgono accanto alla chiesa parrocchiale. Il finanziamento per la loro costruzione, ove necessario, è previsto nella ripartizione dei fondi 8xmille alla voce di spesa "Edilizia di culto".

CENTRI ASCOLTO
Sono una delle opere più diffuse su tutto il territorio nazionale e spesso sostenuta anche con l'aiuto dell'8xmille. I centri ascolto sorgono di solito all'interno delle parrocchie, grazie all'impegno di sacerdoti e laici, professionisti e volontari. Sono destinati all'aiuto di famiglie e giovani in difficoltà, ma anche rifugiati e stranieri. Spesso sono tenuti in efficienza dalle stesse persone che hanno ricevuto aiuto in passato. Sono una delle attività parrocchiali o diocesane che più cambiano il territorio, rendendo quartieri e paesi più aperti e attivi verso chi ha bisogno di aiuto.

CHIESA CATTOLICA
"Nel linguaggio cristiano il termine Chiesa designa l'assemblea liturgica, ma anche la comunità locale o tutta la comunità universale dei credenti. Di fatto questi 3 significati sono inseparabili. La Chiesa è il popolo che Dio raduna nel mondo intero. Essa esiste nelle comunità locali e si realizza come assemblea liturgica, soprattutto eucaristica. Essa vive della Parola e del Corpo di Cristo, divenendo così essa stessa Corpo di Cristo" (Catechismo della Chiesa Cattolica, 752). E' quanto spiega bene il Concilio Vaticano II specialmente nella Costituzione Lumen Gentium: la Chiesa è "Corpo di Cristo" e "noi tutti diventiamo membra di quel corpo" (n. 7). Diversi sono i carismi (i doni dello Spirito) e di conseguenza i ministeri (le responsabilità), ma sacerdoti, religiosi e fedeli laici, di qualunque nazione e condizione di vita fanno parte allo stesso modo della comunità ecclesiale: "nessuna ineguaglianza quindi in Cristo e nella Chiesa per riguardo alla stirpe o alla nazione, alla condizione sociale o al sesso" (n. 33).

CLERO (SOSTENTAMENTO DEL)
E' il termine con cui viene indicata, secondo la legge 222/85, una delle tre grandi aree di destinazione dei fondi derivanti dall'8xmille assegnato alla Chiesa Cattolica. Comprende il sostentamento dei 32mila sacerdoti diocesani italiani impegnati nel servizio delle 226 diocesi nelle circa 26mila parrocchie italiane. Tra di essi 3mila anziani e malati, che per motivi di età o di salute non possono più esercitare il ministero attivo e che vengono assistiti così da tutta la Chiesa, a cui hanno dedicato la vita, in un momento di maggior bisogno. Grazie a questa voce, l'aiuto è garantito anche a 300 missionari, i cosiddetti "fidei donum" ("dono della fede") cioé preti diocesani inviati per alcuni anni in missione nei Paesi in via di sviluppo.

CONCILIO VATICANO II
Sono passati 61 anni dall'11 ottobre 1962, quando papa Giovanni XXIII avviò la Chiesa verso un cammino profetico, accanto al mondo, nel mondo, con l'uomo e al servizio dell'uomo. Anche l'Accordo di revisione del Concordato, che ha fortemente innovato le forme del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, risente della nuova mentalit¿, promuovendo la partecipazione dei fedeli alla vita della comunità. Si ispira al Concilio vaticano II perch¿ affida la responsabilità di provvedere alle necessità economiche della Chiesa Cattolica non allo Stato nè al Vaticano, ma ai fedeli (ad esempio attraverso le offerte in parrocchia). E tuttavia indica come legittimo un aiuto dello Stato e dei cittadini, a certe condizioni. Le offerte per i sacerdoti e l'8 per mille sono in questo senso frutto del Concilio, oltre che della Costituzione repubblicana. Nei rapporti con lo Stato, il Concilio vaticano II (Gaudium et spes) insegna che "la Chiesa e la comunità politica sono indipendenti e autonome l'una dall'altra", ma devono ispirarsi alla "corretta collaborazione". Inoltre, all'interno della comunità ecclesiale, il Concilio reintroduce l'idea di Chiesa - comunione, la stessa che ispira il nuovo sistema. A questo proposito, infatti, i vescovi italiani, nel loro documento Sovvenire alle necessità della Chiesa (1988), invitano a non considerare quest'ultima "una specie di grande stazione di servizio, praticamente distinta tra alcuni che fanno e comandano e altri che usano dei servizi da questi apprestati e ne pagano il pedaggio". La Chiesa, ricordano invece, comunità che educa "al senso della partecipazione come esigenza interiore di una fede matura e di una carità operosa, prima che come un obbligo" e che perciò aiuta "a spingere la logica della corresponsabilità fino alla solidarietà e alla messa a disposizione dei propri beni".
CONGRUA
Era una specie di "stipendio" assegnato dallo Stato italiano ai "sacerdoti in cura d'anime". Le travagliate vicende del Risorgimento avevano causato l'incameramento di molti beni ecclesiastici e in un certo senso lo Stato contribuiva a restituire ai sacerdoti quella remunerazione che era prima loro assicurata proprio dal reddito proveniente da quei beni. A partire dal Concordato rinnovato nel 1984 (vedi "ACCORDO STATO E CHIESA DEL 1984") il sostentamento dei sacerdoti ¿ stato affidato ai fedeli, come nella Chiesa delle origini. E' prevalso così il principio della corresponsabilità dei fedeli. Oggi il sostentamento del clero si concretizza anche attraverso i due strumenti concordatari delle offerte per i sacerdoti e dell'8xmille.

CU
Il Modello CU (Certificazione Unica dei redditi di lavoro dipendente, equiparati e assimilati) è rilasciato dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico ed attesta la percezione dei soli redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati. I possessori del solo modello CU sono esonerati dalla presentazione dei redditi, ma sono ammessi ad effettuare la scelta per la destinazione dell'8xmille. Una volta effettuata la scelta, firmando negli appositi riquadri in fondo al modello, il CU va inserito in una normale busta bianca chiusa - recante le seguenti indicazioni: cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura "Scelta per la destinazione dell'otto per mille, del cinque e del due per mille dell' Irpef " indicando poi l'anno cui il modello CU si riferisce - e consegnato entro il 30 novembre (o secondo le norme vigenti): - presso qualsiasi agenzia postale (il servizio di ricezione è gratuito); - ad un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accettare il CU e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.CULTO E PASTORALE (ESIGENZE DI)
E' il termine con cui viene indicata, secondo la legge 222/85, una delle tre grandi aree di destinazione dei fondi derivanti dall'8 per mille assegnato alla Chiesa Cattolica. L'espressione "esigenze di culto e pastorale" fa riferimento a diversi settori di attività. Ad esempio, l'esercizio del culto (spese per l'edilizia di culto che include i nuovi centri parrocchiali o il loro restauro); l'esercizio della cura delle anime (sostegno alle attività pastorali, alle facoltà teologiche e agli istituti di scienze religiose, alle parrocchie in condizioni di necessità straordinarie, alle iniziative a favore del clero anziano e malato, ai mezzi di comunicazione sociale, ecc.); formazione del clero e dei religiosi; scopi missionari; catechesi ed educazione cristiana (oratori e patronati, associazioni e movimenti, ecc.). Inoltre, talune diocesi hanno inserito altre destinazioni specifiche come il sostegno ai campi scuola formativi per ragazzi e adolescenti, il sostegno ai consultori familiari, i centri accoglienza e di ascolto e la formazione degli operatori.