È stata pubblicata sul settimanale diocesano Toscana Oggi la notizia dell’incontro che si svolgerà sabato 18 maggio dalle 10 alle 12 presso Spazio Reale a Campi Bisenzio su «Una firma per unire 2024». Sarà l’occasione per presentare i progetti che l’Arcidiocesi di Firenze ha messo e metterà in campo grazie all’8xmille e di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica.
Scrive l’incaricato diocesano del Sovvenire dell’Arcidiocesi Alessandro Cuzzola:
“Il progetto coinvolge 70 parrocchie della nostra arcidiocesi che ci aiuteranno a sensibilizzare i fedeli alla destinazione delle firme dell’8xmille alla Chiesa cattolica. È sorprendente, analizzando i dati, che il 45% dei praticanti non firmi per la Chiesa cattolica, e questo forse perché non riusciamo a veicolare i nostri intenti e forse anche perché abbiano dei concorrenti che bombardano i cittadini sul 5xmille, che spesso è confuso con l‘8xmille. In realtà uno non esclude l’altro. Non tutti sanno che anche chi non è obbligato alla dichiarazione dei redditi, circa 10 milioni di persone in Italia, può comunque firmare per Chiesa cattolica.
Dopo poco più di un anno dall’incarico per il «Sovvenire» datomi dal cardinale Betori - continua Cuzzola - , ho incontrato le comunità parrocchiali dell’arcidiocesi, i fedeli, i parroci, gli animatori degli oratori, i catechisti nonché varie associazioni. Ho potuto verificare e toccare con mano quanto la nostra Arcidiocesi ha fatto e continua a fare per gli ultimi con le poche risorse di cui dispone.
“Ricordo sempre dovunque sono stato invitato, che la firma per la Chiesa cattolica si azzera ogni anno e ogni anno chiediamo una «conferma» della nostra azione pastorale. Ogni anno destiniamo ad associazioni del terzo settore, alla Caritas, al mantenimento delle opere d’arte, alla manutenzione deli nostri luoghi di culto contributi che ci rendiamo conto non essere mai sufficienti ma danno fiato a tante iniziative. Fra queste mi viene in mente l’ultima associazione che ho visitato: il Progetto Villa Lorenzi a Careggi che con la sua opera è vicino ai ragazzi in difficoltà e alle loro famiglie, e li aiuta ad attrezzarsi con competenze e strumenti utili ad affrontare i problemi che inevitabilmente pone la crescita dei figli, con servizi educativi per la prevenzione e riabilitazione del disagio giovanile e delle dipendenze. Senza il contributo dell’8xmille, seppur non esaustivo, sarebbe difficoltoso andare avanti”.
Qui l’articolo completo.