Lo scorso 15 giugno si è svolta, nella sala Benedetto XVI della Curia arcivescovile di Cagliari, la presentazione dei progetti e dell’utilizzo dei fondi 8xmille nella diocesi di Cagliari, promossa dal Servizio diocesano del Sovvenire in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali e con la Fondazione Kalaritana Media, ed il supporto dell’economato e dell’Ufficio tecnico per l’edilizia di culto e per i beni culturali. La notizia sul portale chiesadicagliari.it.
La mattinata di lavori, coordinata dalla direttrice di Radio Kalaritana e vicedirettrice dell’Ufficio comunicazioni sociali Maria Luisa Secchi e dalla referente della comunicazione del Servizio diocesano del Sovvenire Maria Chiara Cugusi è stata scandita da due momenti fondamentali.
Il primo – informa la diocesi – dedicato al racconto dell’importanza dell’8xmille e dell’utilizzo di questi fondi nella in diocesi e il secondo riservato ad alcune testimonianze di esperienze concrete portate avanti grazie a questo prezioso strumento.
Nella prima parte sono intervenuti l'Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI Monsignor Giuseppe Baturi, il responsabile del Servizio diocesano del Sovvenire don Alessandro Simula, l’economo don Giuseppe Camboni, l’architetto dell’Ufficio tecnico per l’edilizia di culto e per i beni culturali Terenzio Puddu, e il referente della progettazione della Caritas diocesana Marcello Porceddu.
Nella seconda parte, le testimonianze dell’avvocata Silvia Cocchiara, membro del Servizio diocesano tutela minori, del responsabile OAMI Sardegna Luciano Damiazzi, della psicologa, psicoterapeuta, formatrice e consulente Ai.Bi. Associazione Amici dei bambini ETS Marcella Griva, dell’animatrice del Progetto Policoro di Chiara Durzu, e della missionaria diocesana fidei donum nell’Arcidiocesi di Mbeya, Tanzania Giada Melis,.
In occasione di questo incontro è stato prodotto e presentato un video documentaristico che racconta le esperienze dell’8xmille sul territorio.
«Questa iniziativa – spiega l’Arcivescovo – si inserisce in un cammino consolidato di trasparenza. Vogliamo che i fedeli e tutti i contribuenti sappiano come la Chiesa destina i propri fondi per poter apprezzare la capacità di bene per tutti: non si tratta di avvantaggiare certe categorie ma di contribuire alla diffusione del bene per l’intera collettività. L’aspetto quantitativo – prosegue – di cui si dà doverosamente conto è solo un indice del bene che mobilita tanti volontari, sacerdoti, persone di buona volontà a favore del prossimo, affinché tutto il tessuto della nostra società sia più solidale. Anche da questo punto di vista l’utilizzo dell’8xmille, che qui vogliamo raccontare attraverso esempi concreti, costruisce un futuro migliore mobilitando le energie migliori della nostra società».
L’8xmille è una delle principali fonti di finanziamento delle opere e attività pastorali della Chiesa, tra cui quelle destinate alle persone più fragili, alle famiglie, ai giovani, alle missioni. Esso non solo è un moltiplicatore concreto di risorse e servizi per i bisognosi, ma è anche uno strumento di promozione e salvaguardia del lavoro, di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico, culturale, architettonico. Inoltre, esso è un volano per incrementare le attività di welfare comunitario, anche attraverso la costruzione di reti di solidarietà e il rafforzamento di una vera e propria cultura del volontariato.
Qui l’intervista rilasciata da Mons. Baturi per rainews.it (TGR Sardegna).