Costruire la polis per contribuire al bene comune. A Trieste dal 3 al 7 luglio la 50^ Settimana Sociale dei cattolici sul tema Al cuore della democrazia. Partecipazione tra storia e futuro.
Nel pomeriggio del primo giorno, in piazza Unità d’Italia, sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a pronunciare il discorso d’avvio davanti ai 900 delegati provenienti da tutte le Chiese d’Italia, espressione delle diocesi, dei movimenti ecclesiali e delle aggregazioni laicali chiamati a quattro giorni di incontro, confronto e proposte di impegno nelle varie comunità civili ed ecclesiali di appartenenza. Al culmine della Settimana, domenica, sarà Papa Francesco ad arrivare nel capoluogo giuliano per chiudere i lavori al Centro congressi al mattino e poi celebrare alle ore 10.30 la Santa Messa sempre in piazza Unità d’Italia.
Qui il saluto del Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia.
Trieste diventa così laboratorio di partecipazione, con numerosi incontri per i delegati e iniziative pubbliche all’aperto in tutto il centro: in programma ci sono i Villaggi delle Buone Pratiche con stand e punti informativi, le Piazze della democrazia, le Tavole rotonde e dialoghi. Non mancheranno i momenti conviviali e gli spettacoli di musica e parole anche al teatro Verdi. Una settimana che si inserisce nel solco del cammino sinodale della Chiesa, riprendendo lo spirito originario del beato Giuseppe Toniolo che per primo, più di un secolo fa, a Pistoia nel 1907, ideò questo format che poi è cresciuto e si è sviluppato nei decenni per chiedere gli uomini di buona volontà, che professano la propria fede in Dio, di contribuire con la propria visione di credenti e mettersi in gioco per il buon governo del proprio Paese.
L’evento triestino ospita anche una mostra fotografica realizzata dal Servizio Promozione della CEI dal titolo La forza di una comunità è nei suoi gesti d’amore, un viaggio visivo nelle realtà delle opere finanziate con i fondi dell’8xmille.
I gesti d’amore quotidiani, l’aiuto reciproco, il volontariato e la cura dei più vulnerabili sono fondamentali per costruire una comunità forte e una democrazia partecipativa. Ogni fotografia testimonia come l’altruismo sia il motore di una società più giusta e democratica e come, grazie alla firma per l’8xmille, i valori del Vangelo e della Chiesa prendano vita, contribuendo a promuovere il bene comune.
Le immagini scelte ripercorrono gli stessi ambiti al centro dei lavori della Settimana Sociale:
- Giovani, educazione e formazione
- Welfare e inclusione sociale
- Convivenza, cittadinanza, stili di vita
- Lavoro, impresa e innovazione
- Ambiente, agricoltura e territorio
- Pace, diritti e legalità
- Cultura e informazione
In particolare, la mostra ripropone gli scatti, realizzati da Francesco Zizola, di opere 8xmille protagoniste delle campagne informative della CEI e rappresentative di migliaia di altri progetti come:
- la Fondazione La Salle Sri Lanka, dove la Chiesa cattolica sostiene progetti rivolti ai giovani offrendo opportunità di istruzione, formazione professionale e sviluppo personale. Queste iniziative, rese possibili con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica trasmettono valori di solidarietà, rispetto e partecipazione;
- le numerose iniziative della Caritas di Cassano all’Ionio, come attività sportive, laboratori e programmi di inclusione sociale, rese possibili dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che offrono un sostegno concreto a bambini e giovani meno fortunati. Grazie ai progetti educativi e formativi, i ragazzi crescono in un ambiente di supporto e fiducia;
- i progetti finanziati dalla Caritas di Palermo, che mirano ad offrire supporto costante a persone in condizioni di povertà e marginalità. Le mense Caritas, così come i dormitori, creano spazi di accoglienza e cura, dove chiunque può trovare un pasto caldo e un ambiente di solidarietà e dove tutti possono sentirsi valorizzati e rispettati;
- i programmi formativi delle suore missionarie della Consolata in Etiopia che, grazie all’8xmille, garantiscono l’accesso all’istruzione e alla conoscenza, trasmettendo i valori del dialogo, del rispetto e della solidarietà. Questa educazione prepara i ragazzi che vivono in contesti svantaggiati all’estero, a diventare cittadini attivi, istruiti su temi come salute, diritti umani e opportunità economiche;
- le iniziative di inclusione sociale e assistenza sanitaria, che garantiscono a tutti l’accesso a cure essenziali e pari opportunità e che costruiscono una società più democratica, come in Tanzania grazie al Cuamm;
- le attività della Caritas di Vercelli che, con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, offre sostegno ad anziani, malati e persone fragili, garantendo assistenza sanitaria, supporto psicologico e integrazione sociale per migliorare la qualità di vita e contrastare il senso di abbandono;
- la creazione di spazi di accoglienza nella diocesi di Forlì per famiglie in difficoltà, che offrono rifugio e supporto soprattutto a mamme e bambini ma anche ai papà separati;
- la promozione del concetto di lavoro dignitoso, imprenditorialità responsabile e innovazione sociale nella Caritas Nardò Gallipoli, che consente a ogni individuo di realizzarsi e contribuendo alla crescita economica e al benessere collettivo, in un ambiente di rinascita e speranza;
- le opportunità lavorative concrete della Caritas di Ales Terralba, che offrono occasioni di riabilitazione a ex detenuti, tossicodipendenti, disoccupati e persone ai margini della società che trovano nel lavoro un punto di svolta per ricostruire la propria identità e avviare una nuova vita grazie alle iniziative;
- i restauri della Chiesa della Madonna del Prato (Gubbio) e della Cattedrale di San Gerlando (Agrigento). Le opere realizzate con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica rappresentano un ponte tra passato e futuro, mantenendo vivi i luoghi di culto e di cultura per le generazioni future. Il restauro e la conservazione del patrimonio artistico contribuiscono alla protezione ambientale e all’arricchimento del territorio. Il restauro è solo un esempio di come i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica contribuiscano a conservare il nostro patrimonio artistico e culturale. Mantenendo vivo il legame tra ambiente e territorio, questi progetti promuovono la qualità della vita, assicurando che i tesori culturali e naturali siano protetti e tramandati alle generazioni future;
- le diverse altre realtà che offrono riparo e sostegno a chi fugge da guerre, violenza e povertà, come quelle della Caritas di Locri Gerace che promuovono una cultura di accoglienza e solidarietà. Questi progetti includono la gestione di centri di accoglienza, assistenza legale, sanitaria e psicologica, e programmi di integrazione sociale;
- i dormitori della Caritas di Bergamo, simbolo dell’accoglienza e del sostegno per chi ha perso tutto. Offrire un rifugio sicuro non solo risponde a necessità immediate, ma crea anche un ambiente stabile fondamentale per la dignità umana;
- i progetti che garantiscono un’istruzione di qualità ai giovani a rischio di abbandono scolastico nella scuola popolare dell’Arcidiocesi di Milano. Queste iniziative creano un ambiente sicuro e stimolante dove i ragazzi possono sviluppare le proprie capacità, contrastando efficacemente questo fenomeno.