SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Doppio ritratto >> Parrocchie grandi e piccole

ORBASSANO (TORINO), 25MILA ABITANTI Fedeli da ogni regione, specchio dell’Italia unita Conta 25mila abitanti la parrocchia di San Giovanni Battista, ad Orbassano (provincia e diocesi di Torino). Comprende anche alcune frazioni di Rivalta e di None. Sono stati gli stabilimenti Fiat a fare nel tempo di questo comune agricolo un grande agglomerato. «Siamo la parrocchia […]
2 Agosto 2017
ORBASSANO (TORINO), 25MILA ABITANTI
Fedeli da ogni regione, specchio dell’Italia unita
Conta 25mila abitanti la parrocchia di San Giovanni Battista, ad Orbassano (provincia e diocesi di Torino). Comprende anche alcune frazioni di Rivalta e di None. Sono stati gli stabilimenti Fiat a fare nel tempo di questo comune agricolo un grande agglomerato. «Siamo la parrocchia dell’Unità d’Italia» spiega il parroco, don Marco Arnolfo, 58 anni, di cui 32 di sacerdozio. «Sia perché la nostra scuola materna venne istituita lo stesso anno della proclamazione dello Stato unitario nel 1861, sia perché decenni di emigrazione hanno fatto sì che qui il 2 giugno si ritrovino a festeggiare insieme famiglie di tutte le regioni». Ora affrontano insieme l’asprezza della crisi economica. Alla Caritas parrocchiale arrivano casi dove entrambi i coniugi hanno perso il lavoro «Cerchiamo di soccorrerli col programma di aiuti diocesano» spiega don Marco. L’altra priorità è la formazione. Dato il gran numero di fedeli, don Marco non ce la farebbe senza collaboratori: dal viceparroco don Luca Ramello, a don Giovanni Rolle, 88 anni, a don Luciano Gambino (anche cappellano nelle carceri), fino ad altri sacerdoti che si alternano nel servizio. «Le offerte per il clero contribuiscono a rendere viva la nostra missione» aggiunge don Arnolfo. Attorno a lui il ritmo della “parrocchia-città” corre verso il Natale: 20 ministri della comunione, un diacono permanente, la messa domenicale in tre chiese succursali, con altrettanti centri pastorali. Poi corali e gruppi famiglia, decine di classi del catechismo con 200 bambini, 80 matrimoni e 180 battesimi l’anno...
VILLANOVA TRUSCHEDU (ORISTANO), 321 ABITANTI
Piccolo è bello perché tutti partecipano
A Villanova Truschedu, provincia e diocesi di Oristano, nella valle del fiume Tirso, i 321 abitanti della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo sanno che i risultati si ottengono radunando le forze, seppure contate. Per lo più sono pendolari verso il capoluogo. Ma, a prezzo di sacrifici, nessuno lascia che la comunità sfiorisca. È viva la tradizione delle confraternite, con fedeli dai 20 ai 60 anni. Tra le donne invece, attive dalla cura degli arredi liturgici al consiglio pastorale, ogni anno vengono scelte le tradizionali “prioresse”, responsabili delle attività parrocchiali. Sono 12 i bambini del catechismo. Lo stesso parroco, don Giuseppe Pani, 40 anni, ordinato nel 1995, si divide tra Villanova, l’insegnamento a Sassari e Oristano, la redazione del settimanale diocesano L’Arborense. «La partecipazione dei laici è importante» conferma don Pani. «Però senza il sostentamento del clero la nostra piccola parrocchia non potrebbe sostenere il proprio parroco». E anche l’8xmille ha dato una mano al ripristino della canonica. Ma Villanova è pronta anche quando riceve fedeli dai paesi vicini per gli antichi riti dei novenari. O in visita al retablo seicentesco nella chiesa campestre diSan Gemiliano. Così la parrocchia guarda al futuro. A partire da radici di spiccata religiosità. «Anche quando la loro salute è malferma, vedo i nostri anziani entrare alla messa vespertina. Mi hanno detto che se vi rinunciassero, starebbero peggio» aggiunge don Pani. E anche ai pellegrinaggi parrocchiali annuali, come quelli recenti a Sant’Antonio di Padova o a San Giovanni Rotondo, di mancare non se ne parla.