SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

NOI E I SACERDOTI >> Dalla parte delle famiglie

Sposi stanchi e delusi. Oppure feriti dai tradimenti e ad un passo dalla separazione. Ecco chi chiede aiuto ai centri Retrouvaille. Dove in un cammino alla pari, insieme a preti diocesani e ad altre coppie che hanno affrontato simili difficoltà, riscoprire l’amore è possibile. “All’inizio avevo fatto muro. Ero saccente. Che poteva avere quell’associazione da dirmi? […]
2 Agosto 2017
Sposi stanchi e delusi. Oppure feriti dai tradimenti e ad un passo dalla separazione. Ecco chi chiede aiuto ai centri Retrouvaille. Dove in un cammino alla pari, insieme a preti diocesani e ad altre coppie che hanno affrontato simili difficoltà, riscoprire l’amore è possibile.

 
“All’inizio avevo fatto muro. Ero saccente. Che poteva avere quell’associazione da dirmi? O da dire del nostro matrimonio? Ma poi l’aver incontrato, in un fine settimana, altri sposi come noi e sacerdoti che gratuitamente impiegavano il loro tempo per curare le ferite della nostra coppia, mi ha fatto capire che, nonostante gli errori del passato, siamo persone di valore», racconta Dario De Donno di Taranto. Lui e sua moglie Pina con il programma Retrouvaille sono riusciti a salvare il matrimonio. E poi si sono messi a loro volta al servizio degli altri, al centralino di prima accoglienza per l’area centro-sud dell’associazione.
 
Retrouvaille (in francese “ritrovarsi”) è un servizio nato in Canada nel 1977, attivo oggi in 40 Stati e nel nostro Paese dal 2002. In un’Italia dove - indicano i dati Istat 2012 - separazioni e divorzi, raddoppiati negli ultimi 15 anni, sono in costante aumento, i matrimoni durano in media 15 anni, e in una separazione su tre (e in un divorzio su 2) sono coinvolti anche i figli, le coppie cercano aiuto. E questo programma di pastorale familiare, sostenuto anche con l’8xmille, risponde.
 
L’offerta è a tutti gli sposi o conviventi con figli che sono in crisi, stanno per separarsi, lo sono già o sono divorziati. «Chi telefona per un primo contatto cerca conforto da un enorme dolore e non vuol sentirsi solo” spiega Pina De Donno. In dieci anni sono circa 10mila le richieste al centralino di Retrouvaille, 64 i programmi avviati, mille le coppie partecipanti. Il 70% di esse ha deciso di restare insieme, il 18% si è comunque divisa, il 12% non ha completato il percorso.
 
Don Maurizio Del Bue, parroco di Cavriglia (Arezzo), sostenuto con le nostre Offerte, è uno dei 37 preti diocesani impegnati in questa pastorale familiare. Dopo tanti sposi in difficoltà incontrati, dice «in Dio tutto è possibile e recuperabile. Aiutiamo a riscoprire la profondità del sacramento del matrimonio e a capire che il Signore prende volto nella coppia». Ma cos’è che oggi mina le fondamenta di tante unioni? «È il modello nel segno dei consumi in cui siamo immersi - indica Corrado Galaverna, torinese, che con sua moglie Paola fa da coordinatore nazionale - Con il tempo le incombenze familiari prevalgono, parliamo sempre meno.
 
E senza dialogo, le incomprensioni diventano ostacoli, apatia, rabbia. L’aiuto sta nella riscoperta reciproca». Intorno a un matrimonio, in alcuni casi, le famiglie d’origine e gli amici non aiutano a ricomporre la frattura. O trasmettono l’idea che liberarsi del fardello dell’altro sia un male minore. «Invece anche nella sofferenza è possibile la guarigione - spiega don Bernardino Giordano, già coordinatore europeo di Retrouvaille - L’esperienza della fede dà grande forza alle coppie in crisi, nonostante ferite profonde, come i tradimenti. O le pressioni esterne: dalle difficoltà occupazionali alle sirene della realtà virtuale, come i social network.
 
Per recuperare il matrimonio, la presenza del sacerdote è importante - prosegue don Bernardino - nel momento in cui ognuno degli sposi rilancia, prova ancora con pazienza ad ascoltare l’altro, a decidere insieme, ad essere umili nel chiedere perdono, con un amore fatto anche di gesti concreti». Nella missione di preti come lui il sostegno dei donatori conta: «le Offerte ci fanno sentire parte di una comunità che riconosce il nostro lavoro per le coppie ferite».
 
«Ci riempie di gioia quando vediamo altri sposi cambiare, sostenersi » dice Giulia Fatai di Arezzo, che col marito Simone è vicecoordinatore del programma. «Dà grande speranza - gli fa eco Simone – Retrouvaille è un progetto di vita. Non è calato dall’alto, è un cammino alla pari, fatto da chi ha vissuto le stesse esperienze. Crea vicinanza e dà strumenti per riprovare».
 

 
Numero verde gratuito 800.123.958 (da numero fisso). Dal cellulare: 346- 222 58 96 per il centronord e 340-338 99 57 per il centro-sud. Email: info@retrouvaille.it  
 
“Tra voi ci sono diversi sacerdoti che accompagnano gli sposi nel loro cammino. Il vostro è un servizio ‘controcorrente’. Siete custodi di una speranza più grande per gli sposi che l’hanno perduta. Così la loro crisi può diventare un passaggio di crescita."
Papa Benedetto XVI ai delegati di Retrouvaille