SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Doppio ritratto >> Parrocchie impegnate per gli anziani e i malati

SANTO STEFANO A SEGRATE (MILANO)Quei settanta volontari che portano cure e amore Delle sette parrocchie di Segrate, Santo Stefano è la più antica. Potrebbe essere sorta attorno al VI secolo, all’epoca della prima diffusione europea del culto del martire. Qui don Stefano Rocca, 58 anni, ordinato nell’81, è parroco dal 2006, coadiuvato dal vicario don Andrea […]
2 Agosto 2017
SANTO STEFANO A SEGRATE (MILANO)
Quei settanta volontari che portano cure e amore
 
Delle sette parrocchie di Segrate, Santo Stefano è la più antica. Potrebbe essere sorta attorno al VI secolo, all’epoca della prima diffusione europea del culto del martire. Qui don Stefano Rocca, 58 anni, ordinato nell’81, è parroco dal 2006, coadiuvato dal vicario don Andrea Sangalli. In un quartiere di 15mila abitanti, la solidarietà non conosce soste grazie alla presenza attiva dell’Unitalsi, con circa settanta volontari. Linda Fiameni, 66 anni, ne è la responsabile. «Ogni uomo è amato da Dio anche nel tempo della malattia, del dolore, dell’handicap, della fragilità che prima o poi tutti viviamo» dice.
 
«Tocca a noi testimoniare questo amore, renderlo concreto e visibile nel servizio e nell’amicizia». Numerose le iniziative unitalsiane, oltre ai pellegrinaggi nei luoghi mariani, divulgate con un bollettino periodico. Tra le altre, l’accompagnamento alla Santa Messa domenicale, l’assistenza domiciliare, appuntamenti ricreativi, supporto agli assistenti dei disabili nelle case di cura Ceres e Villa Lilia. E ancora: l’assistenza alle persone nelle case di riposo San Rocco, Ambrosiana e Casa famiglia, i servizi al cittadino e la Caritas parrocchiale.
 
A marzo non mancano sia la tradizionale vendita del riso (”Regala un sorriso con un piatto di riso”) per   sostenere la missione ad Isiolo, in Kenya, sia la vendita Unitalsi di bonsai d’ulivo per ammalati, portatori di handicap e anziani bisognosi. In aprile l’accompagnamento di quanti lo desiderano alla Via Crucis e a maggio la vendita delle rose benedette di santa Rita. Perché vicinanza e affetto durino tutto l’anno.
 
di ELENA CÒNSOLO – Foto di ROMANO SICILIANI
  

 
SAN FRANCESCO A FIRENZE
Con l’Operazione Carità piccoli grandi gesti per tutti 
 
Memoria e speranza per far crescere la comunità. La parrocchia San Francesco a Firenze, 7mila abitanti, 82 anni di vita, è affidata alle cure di tre francescani dell’ordine dei Frati Minori.
 
Don   Alessandro Lombardi, classe ’49, ordinato nel ’75 (inserito nel sistema di sostentamento clero in quanto parroco), è in carica dal ’97 qui dove l’età media degli abitanti è 60 anni, con tre ultracentenarie. “Operazione Carità” è il circolo fondato per riunire tutte le associazione caritative impegnate sul fronte della fragilità: Unitalsi, L'Incontro, San Vincenzo, Obiettivo Francesco e Centro francescano.
 
Un folto gruppo di volontari, grazie ai generi alimentari donati dai parrocchiani e ad un aiuto del Banco Alimentare, riesce ad assistere 120 nuclei familiari, distribuendo tutti i venerdì pacchi contenenti beni di prima necessità. Ma anche andando a far visita a chi è solo o ai margini della società, inclusi immigrati filippini, peruviani, algerini e rumeni.
 
Per anziani e disabili l’appuntamento è per cene, tombolate, manifestazioni teatrali organizzate con scouts, Misericordie e Croce rossa. I Vincenziani poi provvedono ad assistenza fiscale, legale, sanitaria, domestica. L’Unitalsi invece con le offerte provenienti dalla vendita di dolci, uova pasquali, arance e ciclamini in Quaresima, o con la distribuzione dell’olivo benedetto nella Domenica delle Palme, sostiene i pellegrinaggi mariani e i treni bianchi per Lourdes. Piccoli gesti insomma, vissuti nel carisma francescano, a cui partecipano fedeli di tutte le età, nelle catechesi settimanali a tema.
 
di AURORA SOLARI – Foto di ROMANO SICILIANI