SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Offerte, tornano
a crescere i donatori

Segnali di primavera delle offerte dalle cifre finora disponibili sull’andamento 2013. La raccolta attraverso i conti correnti postali registra donatori in aumento. E anche se, per il ridimensionamento dell’offerta media, l’importo complessivo conserva il segno meno, tuttavia il calo appare dimezzato rispetto al trend degli ultimi cinque anni. A leggere i numeri in dettaglio, il […]
2 Agosto 2017

Segnali di primavera delle offerte dalle cifre finora disponibili sull’andamento 2013. La raccolta attraverso i conti correnti postali registra donatori in aumento. E anche se, per il ridimensionamento dell’offerta media, l’importo complessivo conserva il segno meno, tuttavia il calo appare dimezzato rispetto al trend degli ultimi cinque anni. A leggere i numeri in dettaglio, il 2013 potrebbe segnare la svolta. Mentre la crisi economica resta ancora severa, nei mesi in cui più sarebbe stato comprensibile un freno alle donazioni, i fedeli hanno fatto una scelta di comunione. Il numero di offerte cresce del +1,9%: rispetto alle 99.754 donazioni del 2012, quest’anno dai bollettini postali ne sono passate 101.621.

 
Il contributo medio si riduce del -6,1%, passando dagli 89,22 euro dell’anno scorso ai più praticabili 83,81 euro.
 
In questo modo scende anche la raccolta complessiva, che all’ufficio postale si ferma a 8 milioni 517 mila euro, a fronte degli 8 milioni 900 mila donati dodici mesi fa (-4,3%).
Il quadro completo si leggerà dal bilancio definitivo, che pubblicheremo a giugno, con l’inclusione delle donazioni provenienti da carte di credito, istituti diocesani sostentamento clero e bonifici bancari, che vengono elaborati successivamente. Ma possiamo già registrare che la crisi prolungata va producendo quella tendenza indicata come “la fine dell’individualismo” dal sociologo ed economista Mauro Magatti, docente all’università cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha evidenziato «la nascita di una nuova socialità».
A fronte della diminuzione delle risorse economiche dunque si rafforza un tessuto di comunità. «Proprio quando la crisi si fa più pressante, i cittadini italiani mettono la solidarietà ai primi posti, capiscono di persona quanto è importante essere aiutati e aiutare gli altri a risollevarsi, e il Paese a ripartire» sintetizza Paolo Cortellessa del centro studi del Servizio Promozione Cei.
 
La rete di interventi tessuta dalla Chiesa a favore di chi in Italia è colpito dalla recessione è sotto gli occhi di tutti. Il posto dei sacerdoti da tempo è accanto alle famiglie, agli anziani e ai giovani che sperimentano redditi insufficienti. Non a caso negli indicatori nazionali cresce la fiducia nella Chiesa. E gli offerenti in aumento sembrano condividere questo cammino senza stancarsi.