SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

È il momento di un dono
diverso dagli altri

Donazioni in cauta ripresa ma ancora senza smalto e con il segno ‘meno’ rispetto al 2014. Grazie a chi ha sostenuto con generosità i preti diocesani in questi mesi. A Natale in tanti coinvolgiamo altri fratelli, imprimendo la svolta per un nuovo anno di missione
2 Dicembre 2015

di PAOLA INGLESE foto BONGIOVANNI/COGLIANDRO

Passo ancora malsicuro per le Offerte alla vigilia dell’Avvento e delle festività natalizie. Al 1° settembre 2015, ultimo dato disponibile, il fotofinish della raccolta restituisce l’immagine di una debole ripresa: la differenza rispetto al 2014 infatti si è ridotta nel periodo estivo, ma resta ancora in terreno negativo.
Nei primi 8 mesi dell’anno i fedeli hanno contribuito per 1 milione 814 mila euro totali, a fronte del milione 948 mila euro raggiunto, alla stessa data, nel 2014.
Dunque 134mila euro in meno, pari al -6,9%. Più consistente invece il calo del numero di offerte: 27.021 donazioni contro le 30.012 del 2014 (-10%). Ossia una su dieci a distanza di un anno non è stata ripetuta.
La differenza tra le due percentuali si spiega guardando l’importo: quest’anno infatti ogni fedele ha donato in media 67,13 euro, cioè oltre 2 euro in più rispetto all’anno passato, quando segnava 64,90 euro. Contributi più generosi ma anche, almeno per una parte del campione di popolazione, più difficoltà a partecipare alla raccolta o la scelta di non ripeterla.
In questo 2015 il periodo finale dell’anno, quello in cui più si concentrano le donazioni, coinciderà anche con l’avvio del Giubileo straordinario della misericordia. 

Un anno di conversione, per cambiare la vita, rimettendoci in cammino in un orizzonte più vasto di quello di ogni giorno, più consapevole delle necessità a cui possiamo rispondere, con poco e in tanti, chiamati ad alzare gli occhi verso la missione della Chiesa intera. “Vale la pena far crescere la cultura del sovvenire oggi - spiega Paolo Cortellessa, del centro Studi del servizio promozione Cei - In un momento come quello attuale, in cui il tessuto sociale è debole e cresce l’indifferenza nei confronti dei più deboli, il sostegno economico alla Chiesa diventa una grande opportunità per rafforzare il patto di comunità e di corresponsabilità. Un patto che rimette al centro i sacerdoti e con loro le persone povere e sofferenti, i loro bisogni materiali e spirituali”.
Se come ha detto Papa Francesco “la misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”, donare una piccola Offerta in tanti non è elargire, ma condividere.