SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La parola ai nostri lettori

2 Dicembre 2015
TESTIMONI
‘Dio ama l’umanità anche attraverso
i suoi sacerdoti
’Vorrei ricordare un sacerdote speciale, che è entrato nella mia vita tanti anni fa e non ne è più uscito. Si chiama padre Carlo Cappai.
Poco più di un anno fa, il 30 settembre, è tornato alla casa del Padre. Il suo percorso sacerdotale era cominciato come aspirante stimmatino nel 1966 a San Leonardo (Verona). Fu ordinato sacerdote ad Acilia (Roma) il 3 maggio 1980, per mano di mons.Clemente Riva, ausiliare di Roma. Il suo ministero lo ha portato in varie parti d’Italia: Milano, Bellizzi e Battipaglia nel Salernitano, Crotone, Roma e poi ancora Bellizzi, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù (che oggi ha dato il suo nome al salone parrocchiale, ndr).
Vorrei ricordare padre Carlo per il suo sorriso accogliente e per le sue battute intelligenti. Era una guida spirituale molto richiesta. E aveva la serenità sul volto, sempre, nonostante da diversi anni soffrisse per il diabete. Sacerdote della Chiesa che tanto amava, si è fatto vittima sull’altare della sofferenza finché un tumore al pancreas lo ha sopraffatto. L’ospedale di Roma dov’era stato ricoverato nelle ultime settimane di vita era diventato un crocevia di adulti e ragazzi che, da tante parti d’Italia, accorrevano a salutare l’amico. A tutti noi ha detto qualcosa, anche se non riusciva quasi più a parlare per la devastante malattia.
Non ha fondato istituti, non gli piaceva mettersi in mostra, non l’ho mai sentito alzare la voce per farsi ascoltare, umile come solo gli uomini di Dio sanno essere. Eppure ai suoi funerali non si era mai vista così tanta gente lontana dalla Chiesa. Quanti cuori, nel nascondi-mento e con una capacità fuori dal comune di accoglienza dell’altro, ha saputo portare a Cristo! E non è forse questa la sublime missione del sacerdote? Ripeteva spesso che il cristianesimo non è che una relazione personale con Qualcuno che ci ama così come siamo, e che i preti devono avere sempre un’infinita pazienza.
Davvero Dio ama l’umanità anche attraverso i suoi sacerdoti.
Salvatore Rega Via email

 

Grazie anche a...
Pasquale De Matteis di Milano, Laura Bertolini di Terni, Avellino Masutto di Campolongo Tapogliano (Udine), Luciana Valle di Torino, suor Anna Maria e le consorelle missionarie dell’Immacolata di Milano, Giorgio e Marco Simionato di Torino, Giuseppe Criscione, Emilio Capelli, Mauro Cavina di Fusignano (Ravenna), Clelia Fontanazza e Giuseppe Messina, Ludovica Giglio di Roma, Maria Angeletti di Appignano (Macerata), don Felice Capellini, parroco di San Giovanni Crisostomo a Milano e i parroci che durante la benedizione natalizia delle famiglie hanno fatto conoscere a tanti la nostra rivista, formando il popolo di Dio alla comunione, anche attraverso l’Offerta. Chiediamo a tutti i sacerdoti diocesani di ricordare nelle S. Messe i fedeli chiamati dal Padre, che li hanno accompagnati nella missione come un’unica famiglia: tra gli altri, Marcella Antonia Borchetto, don Ubaldo Pensa, Virginia De Agostini di Capiano Intimiano (Como), Cesarino Gravano di Vado Ligure (Savona), Maria Giovanna Battaglia, Gigetta Lavarello Dufour di Genova, Giovanni Checchinato e Diego Maroccolo di Genova. A tutti i lettori buon Natale.

 

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