SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

“La nostra firma può cambiare
il destino di tanti”

2 Giugno 2015

di ALEX ZANARDI pilota di Formula 1 e di handbyke
a cura di SERENA SARTINI, foto AGENZIA ROMANO SICILIANI

 

C'’è qualcosa che noi esseri umani non siamo in grado di capire fino in fondo e lì comincia la fede. Subito dopo l'incidente in cui ho perso l'uso delle gambe, nel momento in cui ho riaperto gli occhi, ero semplicemente felice di essere vivo, non ero triste per ciò che avevo perso. Quella forza mi ha mandato avanti. Qualche volta mi sono sentito molto vicino a Dio, direi anche simpaticamente. Ricordo un giorno, non avevo ancora le protesi, mi avevano operato a Berlino. Avevo dolori fortissimi. In più anche mio figlio stava male.
Sembrava che tutto andasse storto. Ho alzato gli occhi al cielo e rivolgendomi all’'Altissimo dissi: 'Basta così!'. E da lì davvero qualcosa è cambiato. Oggi vado spesso nelle parrocchie a parlare ai giovani di come trovare il coraggio nelle avversità. A loro dico che ho avuto un percorso di vita particolare, con il capitolo più recente apparentemente negativo, ma sta a ognuno di noi trasformare in opportunità tutto quello che ci accade. Spesso dico ai ragazzi: “Avete tutto il diritto di vivere la vita, ma le scelte di oggi influenzeranno incredibilmente la direzione della vostra esistenza”.
Da quelle occasioni porto sempre a casa più di quel che lascio. Anche per l’incontro con sacerdoti speciali, persone meravigliose e buone. Guardo ai sacerdoti per quel che rappresentano, ma anche come a uomini che hanno impresso una svolta alla loro vita con una scelta importante. Tra i preti ho avuto anche amici veri, e quando dovevano dirmi ciò che contava sapevano farsi ascoltare. Sono stato testimone di progetti di valore realizzati da loro grazie all’'8xmille. Una firma non è una goccia nel mare, se tante gocce insieme possono cambiare il destino degli altri. Vorrei per questo che ognuno si sentisse spronato a voler conoscere di più le opere, ad andarle a scoprire di persona.

CAMPIONE DEL NOSTRO TEMPO

Una vita da non perdere

Dopo trofei CART e superturismo 2005, 2 medaglie olimpiche e 5 titoli mondiali nel paraciclismo, oggi dice “è la vita l’opportunità che non posso perdere”. Nato a Bologna (1966), infanzia a Casalmaggiore. Alex Zanardi il primo kart lo costruisce da sé. Dal 1991 corre in F1. Nel 2001 a Lausitzring a 13 giri dalla fine, un pauroso incidente lo riduce in fin di vita. A Berlino affronta l’'amputazione delle gambe. Quindici operazioni chirurgiche, la riabilitazione e l'’inizio della leggenda. Nel 2003 corre sul Lausitzring i restanti 13 giri della gara 2001 e fa un tempo da 5° posto. Nel 2005 vince il mondiale turismo. Poi i record con la handbyke. Oggi è conduttore tv del programma Rai Sfide. Nel 2014 in USA si è imposto nel triathlon Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in handbike e 42 km con carrozzina). Il medico Costa glielo disse in ospedale: "Questo uomo tornerà a fare tutto quello che faceva prima, camminare, guidare, sciare e soprattutto portare in spalla suo figlio". Così è stato. Infaticabile nell’impegno sociale, è del 2003 l’autobiografia ‘…Però, Zanardi da Castelmaggiore!’ (Baldini e Castoldi).