SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

8xmille / A Mestre l’ambulatorio di prossimità “Salute senza confini”

Dalle visite ai farmaci in una catena della solidarietà che mette al centro i più fragili
15 Maggio 2025

A Venezia, nel cuore della Municipalità di Mestre, all’ultimo piano del Centro Pastorale Papa Luciani, che ospita numerose opere e attività caritatevoli, si trova l’ambulatorio di prossimità di Caritas Veneziana. Qui medici, infermieri, farmacisti e volontari accolgono gratuitamente tutti coloro che hanno bisogno di cure e non possono accedere al servizio sanitario nazionale.

La sua collocazione nel centro di Mestre, area densamente popolata, risulta strategica poiché il quartiere è caratterizzato da una marcata multiculturalità e da un inasprimento della criminalità urbana legata alle vecchie e nuove dipendenze.

“All’ambulatorio l’ascolto e la cura vanno di pari passo – spiega Franco Sensini, direttore Caritas VenezianaIl centro, convenzionato con il SSN, svolge un ruolo importante sul territorio. Grazie alla collaborazione di 30 professionisti volontari riusciamo a garantire tre giornate a settimana per le visite specialistiche e di medicina generale. I farmaci prescritti con ricettario sono distribuiti dal servizio farmacia collegato. Questo progetto è diventato realtà grazie al prezioso contributo dei fondi 8xmille della Chiesa cattolica che hanno consentito l’avvio della struttura nel 2020 ed il sostentamento per i primi due anni di attività”.

Collocata vicino alla stazione ferroviaria la struttura è facilmente accessibile per coloro che gravitano intorno ai servizi dedicati ai senza fissa dimora ed anche per coloro che non hanno ancora completato l’iter di regolarizzazione della loro posizione giuridica nel territorio.

“Numerosi sono coloro che accedono all’ambulatorio – prosegue il direttore perché, nonostante siano cittadini comunitari, hanno perso i requisiti per beneficiare del sostegno della sanità pubblica, a causa della precarietà lavorativa a cui sono costretti, altri hanno bisogno di cure immediate perché privi di un qualsivoglia documento identificativo”.

Il costante rapporto con il Centro di ascolto e l’osservatorio diocesano delle povertà riesce ad essere strumento di rilevazione dei cambiamenti dei bisogni sanitari, dell’andamento della relazione con la sanità pubblica, della tipologia delle patologie che caratterizzano l’utenza che vive ai margini della società e diviene strumento di costante revisione dell’operato svolto.

Ne è stato un esempio la procedura accelerata costruita ad hoc in collaborazione con il SISP (servizio igiene e prevenzione pubblico), l’Hub Vaccinale di Marghera e l’anagrafe sanitaria, che nel 2022, all’indomani della crisi ucraina, ha consentito la veloce emissione di circa 181 tessere sanitarie.

“L’obiettivo di Caritas è quello di raggiungere, attraverso il volontariato, - conclude il direttore - la povertà sanitaria che interessa non solo coloro che sono privi di mezzi economici per poter evitare le lunghe liste d’attesa della sanità pubblica, ma anche quei cittadini che, pur avendone diritto, sono incapaci, per mancanze culturali o di opportunità, di accedere al servizio pubblico sanitario, o perché privi di idonea documentazione identificativa”.

Le discipline specialistiche per le quali l’ambulatorio è autorizzato sono molteplici; in questi anni sono state erogate visite nefrologiche, neurologiche, di ostetricia e ginecologia, di psichiatria, gastroenterologia, cardiologia, endocrinologia, oculistica, otorinolaringoiatra, urologia, pediatria, geriatria, medicina del lavoro, medicina di comunità, psicologia clinica, igiene e medicina preventiva, malattie infettive, medicina interna e scienze dell’alimentazione.

Il personale sanitario volontario ha particolarmente a cuore il carattere multiculturale della sua utenza, per questo il servizio garantisce servizi di interpretariato linguistico, che a volte vanno a supporto anche delle visite assicurate dall’A.U.LS.S. 3. L’ambulatorio è un vero e proprio crocevia di servizi e si è posto anche come punto di riferimento nell’organizzazione di corsi di formazione per operatori e volontari Caritas con l’obiettivo di offrire agli assistiti un’educazione alle più basilari norme igieniche.

Dall’ambulatorio si accede anche alla galassia dei servizi erogati dalla Caritas Veneziana come la vicina mensa che offre 120 pasti al giorno, il Centro di Ascolto Caritas per la rilevazione delle vecchie e nuove povertà, il Microcredito San Matteo, che offre il prezioso servizio di sostegno e accompagnamento a piccoli prestiti.

A due passi dai luoghi della Biennale Arte e da Piazza San Marco, vi è una delle strutture principali della Caritas veneziana la Casa d’accoglienza San Giuseppe che è sempre stata per la città un luogo deputato all’accoglienza. Sita nel secondo sestiere più popoloso della città insulare e sicuramente il più esteso, la struttura ospita, insieme al Dormitorio femminile Santa Bakhita, anche la mensa per persone senza fissa dimora.

Dal 2023, la Casa d’Accoglienza femminile offre supporto a donne in temporanea difficoltà abitativa e, a breve, inaugurerà una sezione dedicata alle donne con problematiche legate alla giustizia, come misure alternative alla detenzione, permessi premio o fine pena.

Questi sono solo alcuni dei servizi offerti da questa struttura, un vero e proprio Hub della Carità nel cuore di Venezia, che assicura sostegno e assistenza a persone bisognose nel rispetto della propria dignità.