Diminuiscono i migranti, aumentano le persone sole e i nuovi poveri (licenziati, separati, precari con uno stipendio che non basta ad arrivare a fine mese). Circa 100 pasti al giorno, 315 volontari, aperta anche d’estate e a Natale, la mensa di via San Vincenzo è una mano tesa a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Secondo il rapporto Coraggio, alzati! 2018 della Chiesa emiliana, il 22% di chi ha ricevuto un piatto caldo alla mensa piacentina non si era mai rivolto prima alla Caritas. Tra tavoli e ‘borse viveri’ per le famiglie, in un anno sono state distribuite 24 tonnellate di alimenti, grazie alla filiera di recupero dei cibi vicini alla scadenza. “Assieme al Centro d’ascolto, la mensa non è solo distribuzione pasti – spiega Francesco Millione, membro del consiglio Caritas – ma accoglienza che mira a restituire valore e competenze ad ogni persona umana. Perché la povertà attuale è anche povertà di relazioni”.
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