Si chiama Voce del verbo accogliere il progetto Caritas di residenza temporanea per detenuti ammessi alle misure alternative, in collaborazione con il carcere bolognese della Dozza. Funziona all’interno del Villaggio del fanciullo dei Padri Dehoniani, aperto nel dopoguerra per orfani e diseredati. Obiettivo, all’epoca, era aiutare i giovani ad aiutare se stessi. E ancora oggi, per i detenuti a fine pena, è l’ingresso ad un percorso di responsabilizzazione e inserimento lavorativo, tra tirocini e relazioni sociali costruttive. Tuttora le misure alternative, pur essendo reale strumento di esecuzione della pena, restano applicate solo in parte per la scarsità di strutture adeguate. L’appartamento Casa nel Villaggio è l’occasione per sottrarsi al rischio di recidiva. I reinserimenti, mai facili, finora sono positivi, con storie di vite cambiate. “Sentono una gratitudine profonda e vogliono restituire – spiega padre Giovanni Mengoli – Ci dicono ‘sono impegnato su me stesso’, ‘mi sento libero dentro’, ‘ho meno soldi di quando spacciavo, ma ho imparato come si vive da uomo’ ”.
Quest'opera fa parte della campagna informativa 8xmille promossa dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa della CEI. Scopri altri progetti sulla mappa 8xmille.