SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Lanusei: l’8xmille può fare veramente la differenza

L’abbiamo chiesto a coloro che dai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica hanno ricevuto un beneficio, personale e/o comunitario. E sono davvero tanti. Parrocchiani delle nuove Chiese costruite insieme a uomini e donne in difficoltà che hanno ricevuto aiuto concreto. Come Antoine, senegalese di 52 anni. Ci racconta che se non fosse per il pranzo consumato […]
11 Dicembre 2017

L’abbiamo chiesto a coloro che dai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica hanno ricevuto un beneficio, personale e/o comunitario. E sono davvero tanti. Parrocchiani delle nuove Chiese costruite insieme a uomini e donne in difficoltà che hanno ricevuto aiuto concreto. Come Antoine, senegalese di 52 anni. Ci racconta che se non fosse per il pranzo consumato in serenità e condivisione nel Centro Caritas di Tortolì la sua vita sarebbe un inferno. Un pasto caldo appunto, ma non solo.

Alla Caritas lui e tantissime persone trovano accoglienza, ascolto, la possibilità di ricevere un aiuto spirituale e materiale, la possibilità di un tempo dove la solitudine lascia spazio all'incontro, alla partecipazione alla vita della comunità.

I fondi dell'8xmille non sono solo cifre nei capitoli dei bilanci, ma sono gesti e segni concreti di cui anche l’Ogliastra è testimone. Gli ambiti che hanno interessato la diocesi di Lanusei sono due: gli interventi caritativi e le esigenze di culto e pastorale.

Solo nel 2016 per gli interventi caritativi è stata spesa la somma di € 412.936,58. Quasi il 60% di questa somma è stata distribuita alle persone bisognose: anziani, famiglie in difficoltà, extracomunitari.

Un’altra parte è andata al Fondo antiusura, il restante 35% circa è stato utilizzato dai due Centri Caritas di Lanusei e Tortolì per il funzionamento dei servizi attivi. I due centri Caritas sono stati inaugurati il 5 e il 12 dicembre del 2015. La sistemazione delle sedi che ne ospitano le due sedi, avvenuta tra il 2014 e il 2015, è stata realizzata anche grazie ai fondi dell'8xmille.

La Chiesa d’Ogliastra è una Chiesa attenta che vuole portare, con l’evangelizzazione, ogni periferia al centro, perché nessuno sia solo e lontano, perso e disperato. Chiunque bussa alla porta dei due Centri Caritas, sofferente nell'anima o nel corpo e senza nessuno su cui contare, trova ascolto, accoglienza e aiuto. Le forme del disagio oramai sono innumerevoli: fragilità nelle relazioni familiari, gravi difficoltà economiche, povertà crescenti per i quali servono gesti e azioni concrete. Azioni che aiutano chi le riceve ma aiutano l’intera comunità cristiana a riscoprire il senso della condivisione e della solidarietà perché tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo per il bene di tutti.

Attualmente i due centri Caritas costituiscono un punto di riferimento importante per tutta la Diocesi. Nella sede di Tortolì i servizi attivi sono i seguenti: centro di ascolto, la mensa in cui vengono serviti abitualmente oltre 60 pasti oltre quelli consegnati a domicilio, la raccolta e la distribuzione dell’abbigliamento, la possibilità del microcredito e il prestito della speranza. A Lanusei sono attivi tutti i servizi tranne il servizio mensa.

Il Centro di ascolto costituisce la porta d’accesso a tutti i servizi e fa dell’ascolto il suo modo proprio di servizio. Dall'ascolto e dall'accoglienza della persona infatti conseguono le altre funzioni specifiche: la presa in carico delle storie di sofferenza e la definizione di un progetto di “liberazione”, l’orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; l’accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili; la prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio. Una cifra simile a quella per le opere caritative è stata utilizzata per le esigenze di culto e pastorale, intendendo con queste anche la ristrutturazione delle chiese, la sistemazione o risistemazione di oratori, asili, saloni parrocchiali.

Le nuove Chiese ogliastrine, invece, costruite con ulteriori fondi dell'8xmille, per un valore di circa due milioni di euro sono tre: la Chiesa di San Giuseppe a Tortolì, la Chiesa di San Giorgio ad Arbatax e la Chiesa intitolata a san Giovanni Paolo II a Santa Maria Navarrese.

La Chiesa di San Giuseppe fu costruita in risposta al numero crescente di cittadini nella città di Tortolì, fino ad allora divisa in due parrocchie: la parrocchia antica, dedicata a Sant'Andrea, già cattedrale diocesana e quella di Stella Maris. La prima pietra della Chiesa di San Giorgio fu posta il 2 luglio 1994. La parrocchia, affidata al clero diocesano dal 1995, fu aperta al culto l’8 giugno 1997. Per non variare l’intitolazione della vecchia storica chiesa, la nuova fu intitolata a San Giorgio, vescovo di Suelli, fondatore, nel secolo XI della diocesi, che, nel 1983, il Papa Giovanni Paolo II aveva proclamato patrono secondario della diocesi. Il finanziamento era stato ottenuto dalla CEI, per il 70% dell’importo. Il Comune aveva contribuito costruendo l’ala delle Opere parrocchiali. Il restante fu dato dalla diocesi di Lanusei.

La più recente delle tre è la Chiesa di San Giovanni Paolo II a Santa Maria Navarrese. Alla fine dell’estate 2006 inizia l’iter per la costruzione del nuovo complesso parrocchiale. Finanziata dai fondi dell'8xmille e dalla diocesi di Lanusei. Il cammino di costruzione si concluderà solo il 23 novembre 2013 quando il Vescovo Mons. Antioco Piseddu benedirà la nuova Chiesa parrocchiale dedicata al Beato Giovanni Paolo II e il 26 ottobre 2014 quando Mons. Antonello Mura dedicherà e consacrerà l’altare della nuova chiesa. I fondi impiegati superano il milione di euro. Ma non ci sono solo le Chiese costruite ex novo.

Ci sono le ristrutturazioni, la conservazione e il restauro di importanti edifici, per il valore, nel 2015, di 115.387,05€. C’è la sistemazione del Museo, dell’Archivio e della biblioteca diocesana presidi culturali di notevole valore. E poi la formazione per diaconi e presbiteri e per gli operatori pastorali, il supporto ai mezzi di comunicazione sociale, gli interventi straordinari per parrocchie in particolari difficoltà. Guardando con attenzione queste iniziative importanti per tutte le comunità della diocesi ci si rende conto di quanto un gesto semplice possa davvero fare la differenza.

(L'Ogliastra - Novembre 2017 - Augusta Cabras)